Acqua di pozzo
Per non usare l’acqua dell’acquedotto, si può utilizzare acqua proveniente da un pozzo ad uso domestico, chi può attingere a una falda freatica o artesiana. Ma per l’utilizzo servono delle semplici autorizzazioni
Che cos’è un pozzo
A norma di legge un pozzo è adibito ad uso domestico quando la destinazione dell’acqua è per uso potabile, igienico (per esempio per gli sciacquoni del water, lavandini, docce), per l’irrigazione di orti, giardini e altre pertinenze di uso familiare (frutteti, piccoli allevamenti, lavaggio auto, riempimento piscine, ecc.) purché tale uso non si trasformi in una attività economico o che ha finalità di lucro.
L’uso potabile è, consentito previa autorizzazione sanitaria e che il pozzo sia posizionato in una zona di rispetto assoluto ( 200 metri di raggio dal pozzo). L’ASP dopo avere chiesto l’autorizzazione deve eseguire 4 analisi l’anno ( nelle quattro stagioni ) e precisamente l’allegato 1 del D. Lgs 31/01. Se l’acqua possiede le caratteristiche di acqua potabile allora sarà rilasciata una autorizzazione all’utilizzo dell’acqua ai fini umani.
L’ASP, darà una direttiva per l’utilizzo dell’acqua come : l’esistenza di un registro dove verranno annotati dei provvedimenti richiesti dall’ ASP e le analisi chimico – fisiche e microbiologiche effettuate dall’utilizzatore.
Cosa prevede la normativa
La realizzazione di un pozzo ad uso domestico non per usi umani è regolamentata dal Regio Decreto 11 dicembre 1933 n. 1775 che dà facoltà al proprietario del terreno di estrarre e utilizzare liberamente le acque sotterranee nel proprio terreno purché vengano osservate le distanze dai confini e dalle tubature esistenti Il pozzo deve essere realizzato secondo le prescrizioni tecniche. Per richiedere l’autorizzazione necessitano i seguenti documenti;:
– una comunicazione, contenente i dati del richiedente, in cui si informa che si intende realizzare un pozzo per uso domestico al Genio Civile
– una planimetria con segnata la dislocazione del pozzo;
– una copia dell’atto di proprietà di quest’area;
– una copia del documento di identità;
– indicazione della data presunta dell’esecuzione dei lavori.
Se entro 60 giorni non si riceve risposta, vale la regola del silenzio assenso.
Al fine dei lavori occorre trasmettere la segnalazione di avvenuta perforazione con indicata la tipologia del pozzo e la stratigrafi a (da farsi a cura dell’esecutore del lavoro),
inoltre vi è l’obbligo di trasmettere (all’Ufficio che ha concesso l’autorizzazione alla perforazione: Regione, Genio civile e/o Provincia), sempre su apposito modulo, agli inizi di ogni anno, una denuncia dei volumi d’acqua prelevati nell’anno precedente. Questo dato deve essere reale e quindi derivato dalla lettura di un contatore installato all’uscita del pozzo.
Nel caso in cui ci si trovi in zona sottoposta a vincoli idrogeologici (per avere questa informazione potete rivolgervi all’Ufficio tecnico comunale) occorre acquisire presso gli enti competenti (Regione, Provincia, Consorzi di bonifi ca) le necessarie autorizzazioni.
Dove si trova l’acqua nel sottosuolo
L’acqua nel sottosuolo si trova in strati denominati falde acquifere.
Le falde freatiche
Nelle rocce porose e nei terreni permeabili l’acqua si diffonde più o meno uniformemente in tutta la massa del terreno, impregnandolo completamente.
È da tenere presente che le falde freatiche presentano scarse garanzie di potabilità essendo spesso contaminate da prodotti chimici di derivazione agricola (nitrati, pesticidi) e nei casi più gravi da prodotti di derivazione industriale (metalli pesanti, acidi e altro): pertanto, eseguito il pozzo, occorre far eseguire un’analisi chimica se si intende usare l’acqua per servizi sussidiari, quale l’irrigazione dell’orto, e batteriologica se si pensa
ad un uso potabile anche per animali.
L’analisi di solito dà un’indicazione dell’uso che si può fare.
Le falde artesiane e i pozzi artesiani
Una falda d’acqua che circola nel terreno compresa fra due strati impermeabili è definita falda artesiana ed i pozzi che vi attingono vengono definiti artesiani.
Il nostro laboratorio è in grado di dare la consulenza e le analisi chimico – fisiche e microbiologiche necessari al monitoraggio del pozzo.