PIANO DI AUTOCONTROLLO DA PARTE DEL AMMINISTRATORE DEL CONDOMINIO
” in attuazione del Decreto Legislativo 2 febbraio 2001 n°31 e successive”
DISCIPLINA DEI CONTROLLI
Art. 1. - Finalità 1. Il presente decreto disciplina la qualità delle acque destinate al consumo umano al fine di proteggere la salute umana dagli effetti negativi derivanti dalla contaminazione delle acque, garantendone la salubrità e la pulizia. Ai sensi dell’art.5 del D. Lgs. 31/01 Per gli edifici e le strutture in cui l\\\'acqua è fornita al pubblico, il titolare ed il responsabile della gestione dell\\\'edificio o della struttura devono assicurare che i valori di parametro fissati nell\\\'allegato I, rispettati nel punto di consegna, siano mantenuti nel punto in cui l\\\'acqua fuoriesce dal rubinetto. CONTROLLI INTERNI
Sono indirizzati:
− alla verifica delle caratteristiche dell’acqua di approvvigionamento
− all’efficacia degli eventuali trattamenti di potabilizzazione
− al mantenimento della qualità dell’acqua nella rete di distribuzione
Gli obiettivi dei controlli riguardano:
− il rispetto della normativa vigente e uno standard qualitativo elevato del prodotto finito
− l’attivazione delle procedure di monitoraggio e controllo semplici, ma affidabili
− l’individuazione sulle filiere di trattamento e sulle reti distributive, dei punti di campionamento rappresentativi
Gli obiettivi si raggiungono:
− definendo una base comune di controllo sull’intero condominio
− implementando un semplice monitoraggio in campo eseguibile dal personale tecnico addestrato
− effettuando la disamina delle risultanze analitiche, eseguite in laboratorio e in campo da parte di personale specializzato , prima che eventuali anomalie possano originare non conformità
− implementando il monitoraggio programmato
− ottimizzando gli impianti di potabilizzazione ( quando necessita) e la rete di distribuzione interna.
Il numero dei controlli e la scelta dei parametri devono:
− soddisfare gli obiettivi descritti
− essere inseriti in uno specifico piano di monitoraggio
− essere sottoposti alla valutazione dell’assemblea e approvato, al fine di migliorare le conoscenze dell’acqua e garantire un’efficace vigilanza .
STESURA DEL PIANO DI AUTOCONTROLLO
DESCRIZIONE DEL SISTEMA IDRICO
- descrizione delle misure di protezione
− possibili situazioni di rischio
particolare:… Nessuno
“rete di adduzione” di maggior diametro per convogliare le acque dalle opere di captazione/accumulo verso la rete di distribuzione “rete di distribuzione” alimentata dalla precedente, per distribuire acqua alle singole utenze − sviluppo della rete di distribuzione
− schema della rete di distribuzione ed area d’influenza
− verificare le interazioni tra insediamenti esistenti e la condotta, (eventuali interferenze con la rete della fognatura ed altri sottoservizi) ed in relazione all’importanza dell’impianto, al tipo delle condutture ed alle caratteristiche dei terreni attraversati, definire eventuali provvedimenti amministrativi atti a preservare la qualità dell’acqua trasportata ( ove necessita); tali provvedimenti potranno riguardare la definizione di una apposita fascia di protezione della condotta da assoggettare a limitazioni d’uso certificazione inerente l’idoneità dei materiali al contatto con l’acqua destinata al consumo umano secondo quanto previsto dal D.M. 174/04 “Regolamento concernente i materiali e gli oggetti che possono essere utilizzati negli impianti fissi di captazione, trattamento, adduzione e distribuzione delle acque destinate al consumo umano”.
DESCRIZIONE DEL MONITORAGGIO DELLA QUALITA’ DELL’ACQUA
− le frequenze di controllo
− i modelli analitici
− i punti di prelievo
− definire un programma di monitoraggio, che si basa sul rilevamenti analitici di tipo fisico,
chimico e microbiologico
− definire un piano di azioni correttive
− definire un sistema di documentazione e registrazione
il controllo della qualità dell’acqua destinata al consumo umano in rete deve essere effettuato:
lungo la rete di distribuzione):
FREGUENZA DEL CAMPIONAMENTO:
per la frequenza dei campionamenti in rete di distribuzione è opportuno considerare la densità abitativa di ciascun condominio servito, il volume di acqua distribuito, calcolato considerando il consumo di 0,2 mc/giorno per persona; la frequenza del monitoraggio deve essere tale da consentire una sufficiente significatività dei campioni in funzione dell’estensione del condominio, della densità abitativa relativa al condominio in oggetto ed alle criticità che si possono verificare nella gestione delle reti di distribuzione durante lavori che possono originare un pericolo per l’acqua in ingresso .
PIANO DI CAMPIONAMENTO
L’amministratore del condominio visto l’esistenza in passato di nessuna non conformità rilevata,
allo stato attuale i campionamenti vengono effettuati due volte l’anno.
Viene prelevato un campione nell’acqua di rete subito dopo il contatore AMP e i parametri sono quelli indicati nella tabella A del D. Lgs 31/01
Per ogni colonna viene effettuato a campione un prelievo dal rubinetto della cucina, e vengono ricercati i parametri microbiologici indicati nella tabella A del D. Lgs 31/01.
CONSERVAZIONE DEI RAPPORTI DI PROVA
I risultati dei controlli interni ( rapporti di prova) devono essere conservati per un periodo di almeno cinque anni per l’eventuale consultazione da parte dell’ASP che effettua i controlli esterni. I dati risultanti dal controllo interno vanno trasmessi ai condomini tramite affissione nelle varie bacheche nelle scale e registrati nel quaderno delle acque.
GESTIONE DELLE NON CONFORMITA’
Le non conformità possono derivare:
− dai controlli interni dell’amministratore;
− da comunicazioni dell’APS relative alle risultanze analitiche dei controlli esterni;
− da comunicazioni effettuati dagli utenti
Nei casi in cui l’Ente Gestore durante l’attività di controllo evidenzi un superamento dei parametri A e B (parametri microbiologici e chimici) dell’allegato 1 del D.Lgs. 31/01, lo deve comunicare tempestivamente all’APS ed al Sindaco competente, per definire insieme un piano d’intervento urgente e adottare le misure specifiche per garantire le utenze, in modo particolare quelle sensibili, quali ospedali, scuole, ecc..
D’intesa con le autorità sopra indicate dovranno essere informati gli utenti interessati. Il superamento della non conformità dovrà essere attestato dall’invio all’APS, dell’esito analitico attestante la conformità ai parametri di qualità fissati dalla normativa vigente.
MANUTENZIONE IMPIANTISTICA
MANUTENZIONE
La manutenzione ordinaria dovrà essere eseguita secondo un piano di programmazione dell’amministratore pro tempore in un piano annuale di interventi.
− dati di esecuzione degli interventi
− nominativi e firma degli esecutori degli interventi
− descrizione dell’attività eseguita
− materiali e tecniche adottate
− certificazione dei materiali
− eventuali inconvenienti o guasti rilevati e le eventuali riparazioni effettuate (manutenzione
straordinaria)
Riveste grande importanza la pulizia e sanificazione della vasca di accumulo che il periodo di pulizia non deve superare i 6 mesi, e deve essere documentata con fatture o verbali scritti, e inserimento della data dell’avvenuta pulizia nel registro delle acque.
EMERGENZA IDRICA
Il piano d’intervento per le emergenze idriche riguarda le azioni messe in atto per fronteggiare pericoli dovuti a disfunzioni impiantistiche e a fenomeni di inquinamento o in caso di carenza idrica.
- guasti agli impianti di pompaggio (mancata erogazione energia elettrica dovuta all’assenze gruppi elettrogeni)
− rotture alle reti di adduzione/distribuzione
− indisponibilità delle fonti di approvvigionamento
− inquinamento delle fonti di approvvigionamento
− contaminazione intenzionale delle fonti di approvvigionamento degli impianti e delle reti
di distribuzione .
comunicazione agli utenti, indicante:
approvvigionamento già classificate, utilizzo di fonti di approvvigionamento sconosciute,
utilizzo di acqua superficiale, trasporto tramite autobotte, altro)
PIANO DELLA COMUNICAZIONE
Nel caso in cui l’amministratore viene a conoscenza della presenza di contaminanti nell’acqua ha l’ obbligo di comunicare ai capi scala e a tutti gli utenti con:
VERIFICA DEL PIANO DI AUTOCONTROLLO
La verifica del piano è la fase in cui si valuta se quello che è stato deciso, pianificato ed attuato consente di raggiungere gli obiettivi; in caso contrario si procede alla revisione del piano.
Il Piano deve essere aggiornato a seguito di variazioni significative quali ad esempio variazioni impiantistiche, creazioni di nuovi tratti di reti di adduzione e distribuzione, utilizzi nuove fonti ecc. Gli amministratori sono tenuti a produrre opportuna documentazione di aggiornamento.
Sia allega al presente piano:
L’amministratore pro – tempore
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